Cenni Storici
Il primo Organo fu costruito nel 1503, ai tempi del Card. Borgia ma non se ne conosce l'allora collocazione; esso, agli inizi del '600, viene trasferito sull'Ambone dall'Arcivescovo Ludovico II Torres. Nel 1668, in seguito all'eliminazione dell'Ambone e alla ricollocazione dell'Organo sul lato destro del presbiterio, su richiesta dell’Arcivescovo spagnolo Ludovico Alfonso de Los Cameros, viene costruito, da Santo Romano e Antonio De Simone, un secondo Organo che trova collocazione sul lato sinistro del presbiterio, di fronte al primo, creando così uno dei pochi casi siciliani di Organi battenti.
Nel 1811 gli Organi furono distrutti, assieme al coro ligneo e al tetto, da un grosso incendio.
Nel 1853, dopo aver dato incarico a diverse ditte per la progettazione di un nuovo strumento, viene inaugurato l’Organo, costruito dalla Ditta Felice Platania e Figli di Acireale, a tre tastiere meccanico collocato sul lato sinistro. Nel 1949, su richiesta dell’Arcivescovo Mons. Ernesto Eugenio Filippi, l’Organo Platania viene modificato dall’organaro Schimicci di Palermo e viene tolta la cassa decorata in legno trasformando così il prospetto secondo lo stile “ceciliano”. Il 24 aprile del 1967, dopo la rimozione definitiva dell'Organo Schimicci, sotto il governo pastorale dell'Arcivescovo Mons. Corrado Mingo, viene inaugurato dal M° Fernando Germani l’attuale monumentale Organo a sei tastiere della Ditta Fratelli Ruffatti di Padova. Nel nuovo strumento vengono inseriti alcuni registri dell'antico Organo Platania, collocati per la maggior parte nel V manuale e il cui corpo d'organo trovasi ubicato nel lato destro del presbiterio.
Descrizione e composizione dello strumento
Il progetto del grandioso Organo è stato ideato sotto il governo pastorale dell’Arcivescovo Mons. Francesco Carpino e iniziato nel 1957; ha partecipato alla progettazione il Can. Mons. Antonino Orlando all'epoca Organista Titolare della Basilica Cattedrale.
L’ubicazione, insieme ai problemi acustici, fonici ed ambientali sono stati approfonditamente studiati ed egregiamente risolti da studiosi ed esperti nel settore, con il risultato di una fusione equilibrata tra potenza sonora e ricchezza timbrica.
Lo strumento diviso in sette corpi, è stato collocato in tre posti della Basilica, seguendo un criterio di rendimento e di funzionalità.
E’ formato di sei manuali di 61 note Do-Do e di pedaliera di 32 note Do-Sol
- I manuale (Organo Positivo-Aperto) dietro l’altare maggiore;
- II manuale (Grand’Organo-Aperto) nel presbiterio a sinistra;
- III manuale (Organo Recitativo-Espressivo) nel presbiterio a sinistra;
- IV manuale (Organo Solo-Espressivo) dietro l’altare maggiore;
- V manuale (Organo Antico-Espressivo) nel presbiterio a destra;
- VI manuale (Organo Eco-Espressivo) nel presbiterio a destra;
- Pedaliera I registri sono convenientemente distribuiti ai due lati del presbiterio e dietro l’altare maggiore.
Per il complesso, di circa diecimila canne costruite in legno o metallo, è stato adoperato legno pregiato come il mogano e leghe di metallo a base di stagno per i registri di fondo e di stagno tigrato per alcuni registri di colore e per la famiglia dei mordenti.
La consolle di comando, la più grande in assoluto al mondo fra quelle spostabili, è stata realizzata in legno di noce nazionale intagliato ed è dotata di n. 6 tastiere e pedaliera regolare concavo-radiale, n. 195 placchette per il comando dei registri posizionate "a terrazza" sui due lati della consolle, n. 4 commutatori di staffa, oltre un centinaio di comandi posizionati sotto le tastiere e sopra la pedaliera, n. 4 staffe per il comando delle casse espressive e n. 1 staffa per il crescendo programmabile elettronicamente.
Il 9 Giugno 2015, in seguito a un violento temporale e ad un fulmine che si scarica sull’Abside centrale della Basilica, viene messa fuori uso la trasmissione elettronica causando di conseguenza il blocco dello strumento. Grazie alla sensibilità dell’Arcivescovo e al pronto intervento della Fabbriceria del Duomo, viene dato incarico alla Ditta OSL di Messina per il restauro completo della consolle e la collocazione di un nuovo sistema elettronico progettato e costruito dalla Eltec Automazioni di Cuneo, azienda leader in Italia e in Europa nel settore dell’elettronica industriale applicata agli organi a canne. Dopo tale intervento l’organo riprende il suo regolare funzionamento presentando nuove caratteristiche sulla trasmissione che lo pongono certamente all’avanguardia nel panorama internazionale.
Il centralino elettronico, inserito in elegante mobiletto in noce realizzato su misura e con relative schede di ingresso e di uscita, all’interno della consolle (Master) e i tre centralini all’interno dei corpi d’organo (Slave) compongono il nuovo sistema.
È stato aggiunto un nuovo display DG 25 di nuovissima concezione inserito in un cassettino estraibile in legno, realizzato della stessa essenza (noce nazionale), collocato sotto le tastiere; quest'ultimo insieme ad altri accessori inseriti permettono di interagire con il nuovo e potente sistema elettronico in modo da raggiungere molteplici funzioni, come ad esempio:
• VISUALIZZAZIONE DEGLI AGGIUSTABILI
• DIVISIONE DELL’AREA DI MEMORIA TOTALE IN AREE DI MEMORIA PERSONALIZZATE E PROTETTE DA PASSWORD
• BACKUP ESTERNO SU MEMORIA A CHIAVE DELLA PROPRIA AREA DI MEMORIA
• TRASPOSITORE (+ 3 / - 4)
• CRESCENDO PROGRAMMABILE e CRESCENDO PERSONALIZZATO
• VISUALIZZAZIONE BARRA DI PROGRESSIONE DEL CRESCENDO
• VISUALIZZAZIONE BARRE DI PROGRESSIONE DELLE ESPRESSIONI
• VISUALIZZAZIONE DELL’ORA
• INSERIMENTO E CANCELLAZIONE DI UNA COMBINAZIONE
- n. 1 selettore a manopola per il moltiplicatore di memorie delle combinazioni aggiustabili particolari;
- n. 257 x 8 memorie aggiustabili generali azionabili da pulsanti luminosi posti sotto le tastiere e da pistoncini a pedale, in ottone, posizionati sopra la pedaliera;
- n. 6 x 5 memorie aggiustabili particolari per ognuno dei sette corpi d’organo, per un totale di n. 210 memorie disponibili;
- n. 3 fissatori per le aggiustabili, per il crescendo e il forte generale ambedue programmabili;
- Pulsanti e pedaletti (+ e –) per l’avanzamento progressivo delle aggiustabili generali.
Per il controllo in consolle della progressione di avanzamento degli scatti del crescendo é stato collocato un visualizzatore con numeri da 1 a 20 e inserito in una elegante placchetta in ottone, stessa scelta è stata adottata per la visualizzazione della progressione dell’apertura delle quattro casse espressive tramite barre Led 1-10.
Per il funzionamento delle tastiere e della pedaliera, in sostituzione dei contatti striscianti, sono state montate nuove schede e inseriti dei “sensori hall” per garantire un funzionamento omogeneo, veloce e senza fallimenti di attacco.
L'impianto elettrico all’interno della consolle per l’accensione dei motori e l'illuminazione, sono stati realizzati a bassa tensione. (12V)
L’enorme consolle è inoltre dotata di particolari ruote a base larga e copertura speciale, per una maggiore superficie di contatto con il pavimento e per il trasporto attraverso il presbiterio senza alcun pericolo per la stabilità dei mosaici.
A completamento della monumentale opera, il grandioso complesso si avvale di una consolle a due tastiere (momentaneamente staccata e da restaurare) per l’uso liturgico giornaliero e per un migliore collegamento con l’assemblea dei fedeli, data anche la posizione che dovrebbe esserle assegnata vicina alla balaustra; ad essa dovrebbero essere collegati parte del Grand’Organo (lato sinistro del presbiterio) e l’Organo Eco (lato destro del presbiterio). Originariamente alla piccola consolle erano collegati il I e IV manuale con il corpo fonico posto dietro l’altare maggiore e veniva utilizzata per accompagnare il coro che trovava collocazione sotto l’abside centrale.
Attualmente l’Organo, a 50 anni ormai dalla sua inaugurazione, necessita di interventi urgenti di restauro che dovrebbero mirare ad una ripulitura totale dei corpi sonori, alla revisione dei meccanismi interni, alla riparazione e sostituzione di materiali soggetti ad usura, alla eliminazione di perdite d’aria con conseguente degrado della qualità e della potenza sonora, ad una riaccordatura generale di tutti i registri.
Composizione Fonica
Le placchette per il comando dei registri sono 195, con funzionamento a bilico e disposte a terrazza sui due lati delle tastiere, divisi per settori, secondo la disposizione di seguito riportata.
Lato sinistro cominciando dal basso:
I Manuale dal 1 al 16
Principale 8’ – Ottava 4’ – Duodecima 2’ 2/3 – Decimaquinta 2’ – Decimanona 1’ 1/3 – Vigesimaseconda 1’ – Ripieno grave combinato – Ripieno acuto 3 file 1’ – Flauto 8’ – Flauto 4’ – Dulciana 8’ – Voce umana 8’ – Clarinetto 8’ – Arpa celeste dal VI – Campane dal VI – Tremolo
IV Manuale dal 17 al 31
Bordone 16’ – Diapason 8’ – Principalino 4’ – Ripieno 3 file 2’ – Bordone 8’ – Flauto camino 4’ – Nasardo 2’ 2/3 – Flagioletto 2’ – Terza 1’ 3/5 – Gamba 8’ – Voce celeste 2 file 8’ – Tromba armonica 8’ – Arpa celeste dal VI – Campane dal VI – Tremolo
II Manuale dal 32 al 50
Principale 16’ – Principale forte 8’ – Principale dolce 8’ – Ottava forte 4’ – Ottava dolce 4’ – Duodecima 2’ 2/3 – Decimaquinta 2’ – Ripieno grave 5 file 2’ – Ripieno acuto 5 file 1’ – Flauto aperto 8’ – Flauto armonico 4’ – Sesquialtera 2 file 2’ 2/3 – Salicionale 8’ – Unda maris 8’ – Controfagotto 16’ – Tromba 8’ – Trombina 4’ – Arpa celeste dal VI – Campane dal VI
III Manuale dal 51 al 68
Quintadena 16’ – Principale 8’ – Ottava 4’ – Ripieno 6 file 2’ – Bordone 8’ – Flauto cuspide 4’ – Flauto in XII 2’ 2/3 – Ottavino 2’ – Terza 1’ 3/5 – Settima 1’ 1/7 – Piccolo 1’ – Viola d’orchestra 8’ – Coro viole 3 file 8’ – Tuba mirabilis 8’ – Corno Inglese 8’ – Arpa celeste dal VI – Campane dal VI - Tremolo
Unione manuali dal 69 al 87
8’: III al I – IV al I – V al I – VI al I – I al II – III al II – IV al II – V al II – VI al II – IV al III – V al III – VI al III – V al IV – VI al IV – I al V – IV al V – VI al V – I al VI – IV al VI
Unione pedali dal 88 al 99
I – II – III – IV – V – VI di 8’; I – II – III – IV – V – VI di 4’
Lato destro cominciando dall’alto:
Annullatori dal 100 al 117
Crescendo di ripieno – 16’ manuali – 32’ pedale – Ancie al I org. – Ancie al II org. – Ancie al III org. – Ancie al IV org. – Ancie al V org. – Ancie al VI org. – Ancie pedale – Ancie generali – Ripieni I e IV org. – Ripieni II e III pedale – Ripieni V e VI org. – Accopp. 16’ manuali – Accopp. 4’ manuali – Unioni manuali – Unioni pedale
Accoppiamenti (superottave) dal 118 al 136
I al I 16’ – I al I 4’ – III al I 16’ – III al I 4’ – II al II 4’ – III al II 16’ – III al II 4’ – I al II 16’ – I al II 4’ – III al III 16’ – III al III 4’ – V al III 16’ – V al III 4’ – IV al IV 16’ – IV al IV 4’ – V al V 16’ – V al V 4’ – VI al VI 16’ – VI al VI 4’
VI Manuale dal 137 al 149
Corno di notte 8’ – Principale 4’ – Cimbalo 5 file 2’ – Flauto amabile 4’ – Flauto in selva 2’ – Flauto in XIX 1’ 1/3 – Viola d’amore 8’ – Flauto di Jubal 8’ – Oboe 8’ – Regale 8’ – Arpa celeste – Campane - Tremolo
V Manuale dal 150 al 163
Principale 8’ – Ottava 4’ – Duodecima 2’ 2/3 – Decimaquinta 2’ – Ripieno 5 file 1’ – Flauto amabile 8’ – Flauto boscareccio 4’ – Piffero 2’ – Cornetta 1’ 3/5 – Voce languente 8’ – Tromba dolce 8’ – Oficleide 8’ – Campane dal VI - Tremolo
Pedale V e VI dal 164 al 172
Acustico 32’ – Subbasso 32’ – Subbasso 16’ – Violone 16’ – Bordone 8’ – Violoncello 8’ – Flauto 4’ – Campane dal VI – Tremolo al Violoncello
Pedale I e IV dal 173 al 179
Principale 16’ – Bordone dal IV 16’ – Basso 8’ – Bordone dal IV 8’ – Ottava 4’ – Fagotto 16’ – Fagotto 4’
Pedale II e III dal 180 al 195
Contrabbasso 16’ – Principale 16’ – Quintadena dal III 16’ – Granquinta 10’ 2/3 – Basso 8’ – Ottava 4’ – Quinta 5’ 1/3 – Ottava 4’ – Decima 3’ 1/5 – Decimaquinta 2’ – Ripieno 6 file 2’ 2/3 – Controfagotto dal II 16’ – Bombarda 16’ – Trombone 8’ – Fagotto dal II 8’ – Clarone 4’
Il primo Organo fu costruito nel 1503, ai tempi del Card. Borgia ma non se ne conosce l'allora collocazione; esso, agli inizi del '600, viene trasferito sull'Ambone dall'Arcivescovo Ludovico II Torres. Nel 1668, in seguito all'eliminazione dell'Ambone e alla ricollocazione dell'Organo sul lato destro del presbiterio, su richiesta dell’Arcivescovo spagnolo Ludovico Alfonso de Los Cameros, viene costruito, da Santo Romano e Antonio De Simone, un secondo Organo che trova collocazione sul lato sinistro del presbiterio, di fronte al primo, creando così uno dei pochi casi siciliani di Organi battenti.
Nel 1811 gli Organi furono distrutti, assieme al coro ligneo e al tetto, da un grosso incendio.
Nel 1853, dopo aver dato incarico a diverse ditte per la progettazione di un nuovo strumento, viene inaugurato l’Organo, costruito dalla Ditta Felice Platania e Figli di Acireale, a tre tastiere meccanico collocato sul lato sinistro. Nel 1949, su richiesta dell’Arcivescovo Mons. Ernesto Eugenio Filippi, l’Organo Platania viene modificato dall’organaro Schimicci di Palermo e viene tolta la cassa decorata in legno trasformando così il prospetto secondo lo stile “ceciliano”. Il 24 aprile del 1967, dopo la rimozione definitiva dell'Organo Schimicci, sotto il governo pastorale dell'Arcivescovo Mons. Corrado Mingo, viene inaugurato dal M° Fernando Germani l’attuale monumentale Organo a sei tastiere della Ditta Fratelli Ruffatti di Padova. Nel nuovo strumento vengono inseriti alcuni registri dell'antico Organo Platania, collocati per la maggior parte nel V manuale e il cui corpo d'organo trovasi ubicato nel lato destro del presbiterio.
Descrizione e composizione dello strumento
Il progetto del grandioso Organo è stato ideato sotto il governo pastorale dell’Arcivescovo Mons. Francesco Carpino e iniziato nel 1957; ha partecipato alla progettazione il Can. Mons. Antonino Orlando all'epoca Organista Titolare della Basilica Cattedrale.
L’ubicazione, insieme ai problemi acustici, fonici ed ambientali sono stati approfonditamente studiati ed egregiamente risolti da studiosi ed esperti nel settore, con il risultato di una fusione equilibrata tra potenza sonora e ricchezza timbrica.
Lo strumento diviso in sette corpi, è stato collocato in tre posti della Basilica, seguendo un criterio di rendimento e di funzionalità.
E’ formato di sei manuali di 61 note Do-Do e di pedaliera di 32 note Do-Sol
- I manuale (Organo Positivo-Aperto) dietro l’altare maggiore;
- II manuale (Grand’Organo-Aperto) nel presbiterio a sinistra;
- III manuale (Organo Recitativo-Espressivo) nel presbiterio a sinistra;
- IV manuale (Organo Solo-Espressivo) dietro l’altare maggiore;
- V manuale (Organo Antico-Espressivo) nel presbiterio a destra;
- VI manuale (Organo Eco-Espressivo) nel presbiterio a destra;
- Pedaliera I registri sono convenientemente distribuiti ai due lati del presbiterio e dietro l’altare maggiore.
Per il complesso, di circa diecimila canne costruite in legno o metallo, è stato adoperato legno pregiato come il mogano e leghe di metallo a base di stagno per i registri di fondo e di stagno tigrato per alcuni registri di colore e per la famiglia dei mordenti.
La consolle di comando, la più grande in assoluto al mondo fra quelle spostabili, è stata realizzata in legno di noce nazionale intagliato ed è dotata di n. 6 tastiere e pedaliera regolare concavo-radiale, n. 195 placchette per il comando dei registri posizionate "a terrazza" sui due lati della consolle, n. 4 commutatori di staffa, oltre un centinaio di comandi posizionati sotto le tastiere e sopra la pedaliera, n. 4 staffe per il comando delle casse espressive e n. 1 staffa per il crescendo programmabile elettronicamente.
Il 9 Giugno 2015, in seguito a un violento temporale e ad un fulmine che si scarica sull’Abside centrale della Basilica, viene messa fuori uso la trasmissione elettronica causando di conseguenza il blocco dello strumento. Grazie alla sensibilità dell’Arcivescovo e al pronto intervento della Fabbriceria del Duomo, viene dato incarico alla Ditta OSL di Messina per il restauro completo della consolle e la collocazione di un nuovo sistema elettronico progettato e costruito dalla Eltec Automazioni di Cuneo, azienda leader in Italia e in Europa nel settore dell’elettronica industriale applicata agli organi a canne. Dopo tale intervento l’organo riprende il suo regolare funzionamento presentando nuove caratteristiche sulla trasmissione che lo pongono certamente all’avanguardia nel panorama internazionale.
Il centralino elettronico, inserito in elegante mobiletto in noce realizzato su misura e con relative schede di ingresso e di uscita, all’interno della consolle (Master) e i tre centralini all’interno dei corpi d’organo (Slave) compongono il nuovo sistema.
È stato aggiunto un nuovo display DG 25 di nuovissima concezione inserito in un cassettino estraibile in legno, realizzato della stessa essenza (noce nazionale), collocato sotto le tastiere; quest'ultimo insieme ad altri accessori inseriti permettono di interagire con il nuovo e potente sistema elettronico in modo da raggiungere molteplici funzioni, come ad esempio:
• VISUALIZZAZIONE DEGLI AGGIUSTABILI
• DIVISIONE DELL’AREA DI MEMORIA TOTALE IN AREE DI MEMORIA PERSONALIZZATE E PROTETTE DA PASSWORD
• BACKUP ESTERNO SU MEMORIA A CHIAVE DELLA PROPRIA AREA DI MEMORIA
• TRASPOSITORE (+ 3 / - 4)
• CRESCENDO PROGRAMMABILE e CRESCENDO PERSONALIZZATO
• VISUALIZZAZIONE BARRA DI PROGRESSIONE DEL CRESCENDO
• VISUALIZZAZIONE BARRE DI PROGRESSIONE DELLE ESPRESSIONI
• VISUALIZZAZIONE DELL’ORA
• INSERIMENTO E CANCELLAZIONE DI UNA COMBINAZIONE
- n. 1 selettore a manopola per il moltiplicatore di memorie delle combinazioni aggiustabili particolari;
- n. 257 x 8 memorie aggiustabili generali azionabili da pulsanti luminosi posti sotto le tastiere e da pistoncini a pedale, in ottone, posizionati sopra la pedaliera;
- n. 6 x 5 memorie aggiustabili particolari per ognuno dei sette corpi d’organo, per un totale di n. 210 memorie disponibili;
- n. 3 fissatori per le aggiustabili, per il crescendo e il forte generale ambedue programmabili;
- Pulsanti e pedaletti (+ e –) per l’avanzamento progressivo delle aggiustabili generali.
Per il controllo in consolle della progressione di avanzamento degli scatti del crescendo é stato collocato un visualizzatore con numeri da 1 a 20 e inserito in una elegante placchetta in ottone, stessa scelta è stata adottata per la visualizzazione della progressione dell’apertura delle quattro casse espressive tramite barre Led 1-10.
Per il funzionamento delle tastiere e della pedaliera, in sostituzione dei contatti striscianti, sono state montate nuove schede e inseriti dei “sensori hall” per garantire un funzionamento omogeneo, veloce e senza fallimenti di attacco.
L'impianto elettrico all’interno della consolle per l’accensione dei motori e l'illuminazione, sono stati realizzati a bassa tensione. (12V)
L’enorme consolle è inoltre dotata di particolari ruote a base larga e copertura speciale, per una maggiore superficie di contatto con il pavimento e per il trasporto attraverso il presbiterio senza alcun pericolo per la stabilità dei mosaici.
A completamento della monumentale opera, il grandioso complesso si avvale di una consolle a due tastiere (momentaneamente staccata e da restaurare) per l’uso liturgico giornaliero e per un migliore collegamento con l’assemblea dei fedeli, data anche la posizione che dovrebbe esserle assegnata vicina alla balaustra; ad essa dovrebbero essere collegati parte del Grand’Organo (lato sinistro del presbiterio) e l’Organo Eco (lato destro del presbiterio). Originariamente alla piccola consolle erano collegati il I e IV manuale con il corpo fonico posto dietro l’altare maggiore e veniva utilizzata per accompagnare il coro che trovava collocazione sotto l’abside centrale.
Attualmente l’Organo, a 50 anni ormai dalla sua inaugurazione, necessita di interventi urgenti di restauro che dovrebbero mirare ad una ripulitura totale dei corpi sonori, alla revisione dei meccanismi interni, alla riparazione e sostituzione di materiali soggetti ad usura, alla eliminazione di perdite d’aria con conseguente degrado della qualità e della potenza sonora, ad una riaccordatura generale di tutti i registri.
Composizione Fonica
Le placchette per il comando dei registri sono 195, con funzionamento a bilico e disposte a terrazza sui due lati delle tastiere, divisi per settori, secondo la disposizione di seguito riportata.
Lato sinistro cominciando dal basso:
I Manuale dal 1 al 16
Principale 8’ – Ottava 4’ – Duodecima 2’ 2/3 – Decimaquinta 2’ – Decimanona 1’ 1/3 – Vigesimaseconda 1’ – Ripieno grave combinato – Ripieno acuto 3 file 1’ – Flauto 8’ – Flauto 4’ – Dulciana 8’ – Voce umana 8’ – Clarinetto 8’ – Arpa celeste dal VI – Campane dal VI – Tremolo
IV Manuale dal 17 al 31
Bordone 16’ – Diapason 8’ – Principalino 4’ – Ripieno 3 file 2’ – Bordone 8’ – Flauto camino 4’ – Nasardo 2’ 2/3 – Flagioletto 2’ – Terza 1’ 3/5 – Gamba 8’ – Voce celeste 2 file 8’ – Tromba armonica 8’ – Arpa celeste dal VI – Campane dal VI – Tremolo
II Manuale dal 32 al 50
Principale 16’ – Principale forte 8’ – Principale dolce 8’ – Ottava forte 4’ – Ottava dolce 4’ – Duodecima 2’ 2/3 – Decimaquinta 2’ – Ripieno grave 5 file 2’ – Ripieno acuto 5 file 1’ – Flauto aperto 8’ – Flauto armonico 4’ – Sesquialtera 2 file 2’ 2/3 – Salicionale 8’ – Unda maris 8’ – Controfagotto 16’ – Tromba 8’ – Trombina 4’ – Arpa celeste dal VI – Campane dal VI
III Manuale dal 51 al 68
Quintadena 16’ – Principale 8’ – Ottava 4’ – Ripieno 6 file 2’ – Bordone 8’ – Flauto cuspide 4’ – Flauto in XII 2’ 2/3 – Ottavino 2’ – Terza 1’ 3/5 – Settima 1’ 1/7 – Piccolo 1’ – Viola d’orchestra 8’ – Coro viole 3 file 8’ – Tuba mirabilis 8’ – Corno Inglese 8’ – Arpa celeste dal VI – Campane dal VI - Tremolo
Unione manuali dal 69 al 87
8’: III al I – IV al I – V al I – VI al I – I al II – III al II – IV al II – V al II – VI al II – IV al III – V al III – VI al III – V al IV – VI al IV – I al V – IV al V – VI al V – I al VI – IV al VI
Unione pedali dal 88 al 99
I – II – III – IV – V – VI di 8’; I – II – III – IV – V – VI di 4’
Lato destro cominciando dall’alto:
Annullatori dal 100 al 117
Crescendo di ripieno – 16’ manuali – 32’ pedale – Ancie al I org. – Ancie al II org. – Ancie al III org. – Ancie al IV org. – Ancie al V org. – Ancie al VI org. – Ancie pedale – Ancie generali – Ripieni I e IV org. – Ripieni II e III pedale – Ripieni V e VI org. – Accopp. 16’ manuali – Accopp. 4’ manuali – Unioni manuali – Unioni pedale
Accoppiamenti (superottave) dal 118 al 136
I al I 16’ – I al I 4’ – III al I 16’ – III al I 4’ – II al II 4’ – III al II 16’ – III al II 4’ – I al II 16’ – I al II 4’ – III al III 16’ – III al III 4’ – V al III 16’ – V al III 4’ – IV al IV 16’ – IV al IV 4’ – V al V 16’ – V al V 4’ – VI al VI 16’ – VI al VI 4’
VI Manuale dal 137 al 149
Corno di notte 8’ – Principale 4’ – Cimbalo 5 file 2’ – Flauto amabile 4’ – Flauto in selva 2’ – Flauto in XIX 1’ 1/3 – Viola d’amore 8’ – Flauto di Jubal 8’ – Oboe 8’ – Regale 8’ – Arpa celeste – Campane - Tremolo
V Manuale dal 150 al 163
Principale 8’ – Ottava 4’ – Duodecima 2’ 2/3 – Decimaquinta 2’ – Ripieno 5 file 1’ – Flauto amabile 8’ – Flauto boscareccio 4’ – Piffero 2’ – Cornetta 1’ 3/5 – Voce languente 8’ – Tromba dolce 8’ – Oficleide 8’ – Campane dal VI - Tremolo
Pedale V e VI dal 164 al 172
Acustico 32’ – Subbasso 32’ – Subbasso 16’ – Violone 16’ – Bordone 8’ – Violoncello 8’ – Flauto 4’ – Campane dal VI – Tremolo al Violoncello
Pedale I e IV dal 173 al 179
Principale 16’ – Bordone dal IV 16’ – Basso 8’ – Bordone dal IV 8’ – Ottava 4’ – Fagotto 16’ – Fagotto 4’
Pedale II e III dal 180 al 195
Contrabbasso 16’ – Principale 16’ – Quintadena dal III 16’ – Granquinta 10’ 2/3 – Basso 8’ – Ottava 4’ – Quinta 5’ 1/3 – Ottava 4’ – Decima 3’ 1/5 – Decimaquinta 2’ – Ripieno 6 file 2’ 2/3 – Controfagotto dal II 16’ – Bombarda 16’ – Trombone 8’ – Fagotto dal II 8’ – Clarone 4’